Iperconnessi: paese delle meraviglie o buco nero?
Teresa D'Andrea Teresina Intrieri Chiara Lolli Mariannunziata Mele
Perché parlare di tecnologia digitale ( cellulare, smartphone, tablet, pc, ecc.) e del suo utilizzo da parte di bambini e adolescenti?
La risposta sta nei numeri.
Considerando i dati forniti dall’ISTAT (2018) grazie alla ricerca effettuata da un Gruppo di lavoro congiunto Istat-FUB (Fondazione Ugo Bordoni), si osserva che se nel 1997, la percentuale di italiani che possedeva un cellulare era piuttosto esigua, pari al 27,3% , nel 2016 era notevolmente incrementata raggiungendo il valore del 95% .
In base ai dati forniti da una ricerca pubblicata in PEW RESEARCH CENTER (2018) si ha la conferma che la tecnologia mobile si è diffusa rapidamente in tutto il mondo e si stima che oggi più di 5 miliardi di persone dispongano di dispositivi mobili e oltre la metà di queste connessioni sono su smartphone.
Come sostiene la pediatra Jenny Radesky (2016) l’innovazione tecnologica ha trasformato i media ed il loro ruolo anche nella vita dei neonati e dei bambini piccoli tanto che sono sempre di più quelli che utilizzano quotidianamente le nuove tecnologie, persino nelle famiglie economicamente svantaggiate.
I bambini di oggi di conseguenza hanno un accesso ai media digitali che è sicuramente maggiore rispetto a qualsiasi generazione precedente.
L’ uso pervasivo di questi media coinvolge dunque tutti i bambini, anche quelli in età precocissime, inferiori ai due anni di vita. Questo aspetto della realtà che sta diventando una normalità, quasi o ormai consolidata, è sotto gli occhi di tutti: quanti di noi infatti possono affermare di non aver mai visto un bimbo, magari di due anni o anche meno, intento a fare tap su uno smartphone, su un tablet, oppure completamente concentrato di fronte alla tv mentre i genitori o chi per loro si dedicano ad altro?
Allo stesso modo possiamo ignorare che l'uso dello Smartphone negli adolescenti sia passato da abitudine a dipendenza?
Questo può comportare dei rischi per lo sviluppo cerebrale e lo stato di salute di neonati, bambini e adolescenti?
E' tuttavia possibile un impatto positivo dei media digitali ?
Per rispondere alle nostre ed alle vostre domande abbiamo invitato due illustri neuroscienziati :
il professor Giovanni Biggio , ordinario emerito di Neuropsicofarmacologia presso l'Università di Cagliari e
la professoressa Teresa Ting, ricercatrice presso il dipartimento di Chimica e tecnologie chimiche dell'università di Cosenza.
Vi aspettiamo per crescere tutti in consapevolezza!
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