top of page

Dedicato alle mamme , neomamme, future mamme


Allatti e sei stanca?

Non allatti e ti senti frustrata?

Il bimbo non cresce e ti criticano, la bimba cresce troppo e ti giudicano? 🤔

Se ti senti un po’ confusa, qui troverai tutto ciò che serve sapere per allattare, o non allattare, in serenità.

𝑷𝒓𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒊 3 𝒎𝒊𝒏𝒖𝒕i

ti racconto la mia esperienza:

Allatto da 17 mesi e mezzo, in maniera esclusiva prima, complementare adesso, a richiesta sempre.

Abbiamo lottato a lungo per arrivare fin qui, con ostinazione, dolore, sacrificio e amore smisurato.

Ho raccontato più volte quanto la complessità del mio parto stesse per compromettermi l’allattamento:

ero troppo debole, provata, affranta, PP non cresceva, io non volevo rinunciare.

Giornate intere a lasciare che poppasse, ininterrottamente, nonostante la difficoltà di deambulare e star seduta, ore ed ore interminabili di sforzi: suoi che provava, ciucciando, a calibrare la produzione del latte, miei che oltre ai già lampanti disagi dovevo pure 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐦𝐢 da chi mi dava della pazza incosciente - leggasi: difendermi da tutti! Meno che da Maritino, che mi ha sempre difesa e protetta, che mi ha sempre dato fiducia 🥺

(Ah! I papà.

Fortuna che esistono ❤️)

Sono stati mesi duri, i cui strascichi mi porto addosso ancora adesso, e di quel periodo che avrebbe dovuto rappresentare il mio momento migliore, ricordo ancora forte il senso di impotenza e frustrazione che seguiva alla convinzione altrui: se avessi continuato di quel passo “𝐥𝐨 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐞”.

😳😔

𝐀𝐝 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐯𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐭𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚, 𝐯𝐞𝐧𝐢𝐯𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐧𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐝𝐮𝐛𝐛𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐯𝐚 𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐬𝐮𝐚.

Il paradosso assoluto.

Un proiettile dritto al cuore.

Ricordo la nostra prima uscita a distanza di un mese esatto dal parto: PP non si saziava ancora, eravamo entrambi provatissimi, ma ostinati.

Tanti:

“𝑀𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑎𝑐𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑎?”

“𝐴𝑛𝑐𝑜𝑜𝑜𝑟𝑎?”

“𝑀𝑎 𝑠𝑒𝑖 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎𝑡𝑡𝑒?”

Rarissimi:

“𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑎”

“𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒, 𝑣𝑒𝑑𝑟𝑎𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜“

Troppe parole proferite a denti stretti per non farmi sentire, tante critiche dietro le spalle, tante battutine infelici.

Ma noi avevamo un obiettivo da raggiungere, e dopo quasi un mese e mezzo di lotta estenuante, avemmo la meglio.

La felicità di trovare mezzo kg in più dopo una sola settimana (che la nostra super pediatra 🥰mi aveva dato come ultimatum spingendosi molto oltre le mie aspettative)non so descriverla!

Ma ricordo che piansi.

𝐂𝐞 𝐥’𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚!

🥺

Ad oggi mi guardo indietro con tenerezza e ammirazione, perché non essermi lasciata scalfire da niente e nessuno è stata senza dubbio la prova più difficile del mio essere rinata Mamma.

E ora?

Ma come?!🤔 Ora, ovviamente, si ricomincia 😭🤪😁

Dall’anno in poi la storia si ripete:

“𝑀𝑎 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎𝑡𝑡𝑖?” 😳

“𝑀𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜?” 🙄

“𝑀𝑎 𝑑𝑎𝑖, 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑒̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑏𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜” 🤦🏼‍♀️

“𝑆𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑚𝑒 𝑡𝑖 ℎ𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑖𝑢𝑐𝑐𝑖𝑜” 🙄

“𝑀𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑒, 𝑖𝑙 𝑙𝑎𝑡𝑡𝑒 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡?? 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎”

“𝑄𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑛𝑒 ℎ𝑎𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎?”

“𝑉𝑒𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑣𝑎𝑟𝑔𝑙𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑖 𝑣𝑎 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑒̀”😳

Nella migliore delle situazioni:

“𝐴ℎ, 𝑏𝑒, 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑒 ℎ𝑎𝑖, 𝑓𝑎𝑖 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑎 𝑑𝑎𝑟𝑔𝑙𝑖𝑒𝑙𝑜” 😫

Il congedo è comune a TUTTE le conversazioni:

“𝐶ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑖!” 😅

“Puoi ben dirlo” mi verrebbe da dire, “già che mi prodigo a spiegarti che il 𝐥𝐚𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐋𝐀𝐓𝐓𝐄 𝐄̀ 𝐄 𝐋𝐀𝐓𝐓𝐄 𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀, che è bene 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐢 𝟐 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐨 𝐅𝐈𝐍𝐂𝐇𝐄́ 𝐌𝐀𝐌𝐌𝐀 𝐄 𝐁𝐈𝐌𝐁𝐎 𝐋𝐎 𝐃𝐄𝐒𝐈𝐃𝐄𝐑𝐀𝐍𝐎 (fonte: OMS - organizzazione mondiale della sanità) che se ti da fastidio vedermi allattare è un problema tuo e non nostro, meriterei il premio “perseveranza e pazienza” degli ultimi 2 anni” 🤪😄

Dico bene?

Eppure, con molta franchezza, non sono queste inutili e pretestuose esclamazioni a darmi noia, ma è 𝐥’𝐢𝐠𝐧𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨, 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢, 𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐨𝐦𝐚𝐦𝐦𝐞 𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚, la presunzione di sentirsi sempre migliori degli altri, anche quando la scelta di un comportamento ricade sulla salute dei propri figli, che sono per ogni mamma il bene più prezioso.

Lo trovo a tratti sconcertante!

Io continuo a ribadire che se non fossi stata biologa avrei sicuramente creduto giusto e saggio rinunciare, probabilmente mi sarebbe sembrato normale l’atteggiamento dell’ostetrica nel giorno del parto che alla mia richiesta di aiutarmi ad attaccare Fabri al seno mi rispose che avrei dovuto attendere il cambio turno perché troppo stanca 😒 (lei...)

Probabilmente avrei evitato un numero spropositato di cibi perché ritenuti responsabili delle coliche nel neonato 🤦🏼‍♀️e altrettanto probabilmente avrei rinunciato da lì a poco in maniera definitiva 😞

Durante Il Lockdown una neomamma in remise en forme post partum mi contattò per dirmi che avrebbe rinunciato alla dieta perché marito e suocera la credevano responsabile di episodi di diarrea nel bimbo, nonostante anche la pediatra avesse detto loro che non vi era motivo di andarle contro e che non era l’alimentazione, per altro pulitissima, della mamma la causa dei malesseri del piccolo.

Quel:” Dottoressa mi trovo benissimo, ma non li sopporto più” mi valse un senso di sconfitta che brucia ancora adesso!

Allattare è un dono immenso che la mamma decide di fare al proprio cucciolo, è un atto d’amore che garantisce numerosi vantaggi per lei e per il suo bambino.

𝐒𝐚𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨?

Per la mamma l’allattamento 𝒓𝒊𝒅𝒖𝒄𝒆 𝒊𝒍 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒏𝒄𝒓𝒐 𝒂𝒍 𝒔𝒆𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍 4% 𝒆 𝒅𝒊 𝒐𝒗𝒂𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍 24% e favorisce un più rapido ritorno fisiologico alle condizioni pre gravidiche, anche a livello di 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒔𝒐.

Per il bambino si traduce in un 𝒎𝒊𝒏𝒐𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒇𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 delle basse vie respiratorie, diarrea e vomito, 𝒅𝒊𝒂𝒃𝒆𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒕𝒊𝒑𝒐 2 e asma.

Il bimbo allattato al seno corre meno il rischio di sviluppare 𝒔𝒊𝒏𝒅𝒓𝒐𝒎𝒊 𝒎𝒆𝒕𝒂𝒃𝒐𝒍𝒊𝒄𝒉𝒆 e alcune 𝒂𝒍𝒍𝒆𝒓𝒈𝒊𝒆 e, non meno importante, acquisisce un maggiore senso di sicurezza come risposta ai bisogni primari.

Inoltre, l’allattamento prolungato può essere protettivo contro asma, dermatite, eczemi, allergie alimentari e respiratorie.

𝗡𝗲 𝗲𝗿𝗶 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮?

Allattare è un viaggio meraviglioso che non ha eguali, ma richiede tempo, pazienza, sacrificio e determinazione.

È un viaggio stupendo, ma anche tortuoso e stancante, tanto stancante, e davvero non c’è bisogno di renderlo più complesso di quel che è!

𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐬𝐢 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐦𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐫𝐥𝐨.

𝐀𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐨 𝐚 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐥𝐥𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨.

L’allattamento non è per tutti, l’informazione invece si.

Mamma, neo mamma, futura mamma che stai leggendo, se credi di non avere latte, se ti senti fallita perché non lo stai facendo/ non vuoi farlo, se al contrario vorresti, ma tutti ti dicono che stare tanto tempo con il bimbo attaccato al seno non è la norma e che vuol dire che non hai abbastanza latte per sfamarlo, se ti senti etichettata come “mamma mucca”, se stai patendo la fame per evitare che il piccolino abbia le coliche, se sei costretta a dare spiegazioni sul perché allatti o non allatti: non vergognarti di chiedere aiuto, la conoscenza e la consapevolezza rendono liberi, e sono tanti i professionisti che possono aiutarti.

Non sei sola ❤️

2-7 Agosto 2020: settimana mondiale dell’allattamento.

Dott.ssa Cristina Spadafora

Biologa della salute - Nutrizionista

👩🏼‍⚕️🤱🏼❤️🌸

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square

Associazione Insieme per Crescere

Via Serrone, 5
Pedace - Casali del Manco (CS)

 

© 2018 | Marco Pirozzi

Seguici su
  • Facebook Black Round
bottom of page